lunedì 15 aprile 2024

La nascita della cultura Yayoi

Con questo breve articolo, faccio seguito al post sullo Yayoi Festival e vi racconto l'incredibile storia a metà tra realtà e leggenda, che ha visto la nascita della cultura Yayoi.

Il periodo Yayoi vede la sua durata nel lasso di storia che va dal 300 a.C. al 250 d.C., parallelamente alla dinastia Han cinese.
Gli Yayoi erano un popolo cinese che emigrarò in un Giappone già abitato da molte migliaia di anni, portando con sé nuovi metodi di coltivazione del riso e lavorazione dei metalli.

L'imbarcazione di Xu Fu

Sappiamo che il primo imperatore della Cina unificata fu Qin Shi Huang (Qin, pron. cìn, da cui Cina). Dopo essere sfuggito a tre omicidi, l'imperatore decise di trovare un modo per vivere per sempre. Così inviò il suo stregone di corte Xu Fu a trovare la mitica montagna degli immortali dove avrebbe incontrato Anqi Sheng, un mago che si diceva avesse più di mille anni, per ottenere l'elisir di lunga vita che gli avrebbe garantito l'immortalità.

Qin Shi Huang

Xu Fu raccolse alcune migliaia di uomini e navi e salpò. Ma poco dopo tempo tornò perché - a sua detta - aveva incontrato un mostro marino e aveva bisogno di un esercito di arcieri per sconfiggere la bestia.
I suoi viaggi avvennero tra il 219 ed il 210 a.C. Si suppone che la flotta fosse composta da 60 brigantini, circa 5000 membri di equipaggio, di cui 3000 ragazzi e ragazze, e artigiani di ogni tipo.
Dopo la partenza del 210 a.C., Xu Fu scomparve per sempre.

Secondo l'antico testo cinese Shiji, egli trovò la mitica montagna: il monte Fuji. Si dice anche che introdusse in Giappone la coltivazione del riso, la lavorazione dei metalli e la medicina cinese, presumibilmente dando inizio alla cultura Yayoi (v. post di stamattina).

Chissà, forse trovò anche l'elisir di lunga vita e lo tenne per sé. Non è dato saperlo. Una sola cosa è certa: non esendo tornati da Qin, Xu Fu e i suoi uomini evitarono una morte orribile, che avrebbero subito per aver disatteso gli ordini dell'imperatore.

Xu Fu

 


giovedì 13 aprile 2023

La Coppa di Circe: corso base di magia

La coppa di Circe. Corso base di magia.

Con questo corso introduttivo alla magia imparerete a comprendere l’energia personale e come convogliarla per ottenere un determinato scopo. Come si visualizza un flusso, come si carica un oggetto, quali e cosa sono gli strumenti di una strega e tanto altro, in questo workshop full immersion.

A fine giornata, ogni partecipante riceverà un piccolo omaggio.

Vi aspetto sabato 15 aprile alle 15,00 presso Mondo Esoterico Shop di Milano, in via Candiani 7. Per info,  costi e prenotazioni: 02.36513928

 


 

giovedì 2 marzo 2023

Prossimi Appuntamenti


 

25 marzo
Conferenza “Tre giorni di equinozio: morte e resurrezione degli Dei” + workshop
Presso la Taverna Brigantia - di Brovello Carpugnino (Vb)

15 aprile
"La coppa di circe: corso base di magia"
Presso Mondo Esoterico Shop - Milano

29 aprile
Conferenza “Notte di Valpurga”
+ workshop
Presso la Taverna Brigantia - di Brovello Carpugnino (Vb)

6 maggio
Conferenza “Handfasting e nozze sacre
Presso Mondo Esoterico Shop - Milano

3 giugno
Workshop “Filtri, incensi e pozioni: la magia naturale della strega verde
Presso Mondo Esoterico Shop - Milano

17-18 giugno
Doppia conferenza: 17 - “Il solstizio e la morte del sole: tradizioni, fuochi e magie
18 - "La decapitazione del sole e le colline solari"
+ stand Calendario Pagano e Luna Nuova Magazine
In Nomine Matris - Valcamonica

25 giugno
Conferenza “La decapitazione del sole e le colline solari”
+ workshop
Presso la Taverna Brigantia - di Brovello Carpugnino (Vb)

16 settembre
"Fuoco e fumo. corso base di incensi a bastoncino"
Presso Mondo Esoterico Shop - Milano

9-10 dicembre
Conferenza “Psichedelia sciamanica: i funghi allucinogeni e le renne volanti
+ stand Calendario Pagano e Luna Nuova Magazine
Mistica Festival - Genova


G
M
T
Y
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giovedì 1 dicembre 2022

Conferenza al Mistica Festival

 


Sabato 10 dicembre sarò in conferenza al Mistica Festival di Genova con "Le oscure creature del Natale, da Yule ai giorni nostri, le presenze e i personaggi tenebrosi che animano le notti del solstizio."

Siamo sempre stati abituati a pensare che tutto il periodo natalizio sia un momento di luce e magia. Tra vetrine illuminate e luci natalizie in ogni angolo, la sensazione di calore e serenità è palpabile.
Eppure il Natale nasconde un lato estremamente tetro, a tratti orrifico, degno del più cupo degli incubi: le creature oscure. Si tratta di personaggi più o meno pericolosi che da sempre abitano il folclore europeo (sì, anche italiano) e si manifestano dall’inizio di dicembre fino all’inizio di gennaio, coprendo tutto il periodo solstiziale. Periodo che, invece, dovrebbe essere dedicato solo al rinnovo solare e alla magia della nascita divina.

Con questa conferenza andremo a scoprire i motivi che si celano dietro alla comparsa di creature grottesche e terribili come il Krampus, la Mary Lwyd, il Jolakotturinn, la Gryla, la Befana, e tutti gli altri esseri spaventosi.

Vi aspetto sabato 10 dicembre alle 19.00 presso la Sala Austro (1° piano del modulo 8) - Magazzini del Cotone, Porto Antico, Genova.

P.s.: sarò presente entrambi i giorni (10-11) con lo spazio espositivo di Calendario Pagano, dove potrete acquistare i miei libri, le copie del Calendario Pagano 2023 e - rullo di tamburi - le copie cartacee del numero di dicembre di Luna Nuova Magazine!


Inoltre, sabato pomeriggio alle 16.00, io e i redattori presenteremo ufficialmente la rivista presso lo spazio espositivo di Calendario Pagano.

Per ulteriori info: www.misticaeventi.it

mercoledì 30 novembre 2022

Luna Nuova Magazine di dicembre ha due sorprese per te!

 


 

E' uscito Luna Nuova Magazine di Dicembre ed è esplosivo!

Ecco le novità: da questo mese saliamo a 72 pagine, tutte ricchissime di articoli, rubriche, informazioni, curiosità, schede e tanto altro.
Ma attenzione! Acquistando questo numero riceverai un secondo file in omaggio: un freebie con ricette culinarie e cosmetiche, incensi, pozioni, stampe, cartoline digitali, segnalibri e un rituale completo per il Solstizio. E sempre allo stesso prezzo.

Il nostro regalo per augurarti un sereno Solstizio d'Inverno!

Scaricalo qui: https://payhip.com/b/Xb2wn
Abbiamo anche aggiornato il nostro sito dove puoi vedere un'anteprima della rivista e la nuova sezione "Eventi": www.lunanuovamagazine.it


In questo numero
:

La Luce salvifica dell'Oscuro Solstizio • di Monica Casalini
Esbat di Dicembre • di Bandinu e Casalini
Rituale per l'Esbat di Dicembre • di Monica Casalini
La Costellazione del Sagittario • di Federica Bandinu
Almanacco di Dicembre: feste, lunario e tempo balsamico
Yule • poesia di Ivana Manzi
L'Elleboro Nero • di Cecilia Tanghetti e Valentina Frer
La stella verde di Yule • di Gamaliele Vaccari
Solstizio d'Inverno, it's a druid thing? • di Chiara Comani
Dee Solari dimenticate • di Alice Rancati
Il 25 Dicembre e i suoi Dèi • di Mauro Ghirimoldi
La Veggente Nordica e la Potnia Theròn • di Elisabetta Barberio
Per una poma. Le mele di Iđunn • di Greta Fogliani
Le Madonne Arboree • di Sofia Verco
L'asfodelo • di Valentina Casella
Tradizioni Erbane del Natale • di Monica Casalini
La Teologia Solare di Giuliano l'Apostata • di Mauro Ghirimoldi
La storia dei Thoth, i tarocchi di Aleister Crowley • di Monica Petronzi
La Volpe • di Aigua Volpargento
Il Male tra i Ghiacci • di Viola Guazzini
Bibliografia

martedì 15 novembre 2022

Evoluzione del Gatto Nero: storia, leggende e superstizioni.

 

Anni fa, quando vivevo con i miei in Umbria, possedevamo diversi gatti. Uno di questi l'avevamo chiamato Bacio, perché era color nero-cioccolato come un Bacio Perugina.

Il mantello dei gatti ha subito diverse mutazioni genetiche, sia naturali, sia generate da incroci voluti dall'uomo. Ma il colore nero è una mutazione totalmente naturale.

 

I primi gatti possedevano soltanto un mantello striato, adatto alla mimetizzazione. Quando questa smise di essere una necessità, il colore del pelo poté virare verso altre tinte. E la prima di queste fu proprio il nero, forse perché da prede erano diventati predatori, notturni in special modo, e dunque una pelliccia nera era sicuramente più conveniente.

Chi possiede gatti neri sa bene quanto siano intelligenti, fedeli, socievoli e persino educati. Tuttavia non disdegnano qualche fuga notturna fuori casa, per dare sfogo ai loro istinti selvatici più ancestrali.

Il colore nero nei gatti è classificato come "denso" perché risultato dell'azione di un gene dominante indicato con "B" che produce una particolare melanina, detta eumelanina, responsabile delle colorazioni forti anche nell'uomo.


I gatti "frequentano" gli umani dal 5000 a.C., ma è intorno al 3000 a.C. che il gatto comincia a essere addomesticato e ciò avviene in Egitto, parallelamente alla comparsa del culto della dea Bastet. Tale culto nasce dall'osservazione ravvicinata dei piccoli felini (chiamati "Mau"), in particolar modo delle gatte: esse sono sinonimo di procreazione, allattamento e grande cura dei piccoli. Difatti in Egitto era consuetudine consacrare i bambini a Bastet; il rituale prevedeva l'esecuzione di un taglietto sul braccio per far sì che il sangue si mescolasse a quello di un gatto.*

Naturalmente il gatto nero era il prediletto tra gli Egiziani, perché il suo colore ricordava la notte e il suo apparire così misterioso era fonte di grande ammirazione.

Illustrazione di Jonna Hyttinen

Anche trai Romani il gatto nero ricevette un grande apprezzamento. Tutto iniziò quando ci si accorse che per tenere lontani i topi dai granai, i gatti erano molto più bravi e più facilmente addomesticabili delle faine e delle donnole, utilizzate fino a quel momento.

Anche in questo caso fu l'osservazione diretta a produrre conoscenza, apprezzamento e cultualità. A Roma il gatto fu associato prima alla dea Libertas per la sua indole selvatica e indipendente; successiavamente a Diana, dea notturna della luna e della caccia, associata ai boschi, alla magia e alla protezione della gravidanza.

Insomma, ovunque il gatto ispirava gli stessi sentimenti. Ed è proprio grazie ai Romani che i gatti si diffusero in tutta Europa: i soldati li portavano volentieri con loro, anche nelle missioni di conquista, in quanto considerati delle piccole mascotte "portafortuna".

"The Offering", illustrazione di Omar Rayyan

E' solo con il Medioevo cristiano che il gatto subisce un'ingiusta condanna, soprattutto quello nero. A causa del suo carattere selvaggio e notturno, viene associato all'occulto, alle streghe e al demonio, cosa che gli costerà secoli di persecuzione. Secondo la superstizione, il gatto nero poteva essere l'incarnazione di un demone o di una strega e pertanto doveva essere ucciso a vista. Nel 1200 Papa Gregorio IX emanò una bolla in cui esortava allo sterminio di queste povere creature. Difatti fu una vera e propria strage, il ché comportò gravissime conseguenze: il calo drastico della popolazione felina causò un innaturale aumento di topi e ratti... quest'ultimi portatori della zecca della peste.

"Witch", illustrazione di Victoria Frances

Nonostante la storia ci abbia dimostrato che metà della popolazione europea è perita - anche - a causa di una ridicola superstizione religiosa, è dolorosamente triste constatare che, ancora oggi, molte persone considerino negativamente i gatti neri.

Ad esempio si dice che se uno di loro ci attraversa la strada è meglio tornare indietro e passare da un'altra parte. Questa dicerìa si sviluppò sempre nel Medioevo, quando si viaggiava di notte con le carrozze: le strade erano scarsamente o per niente illuminate e, se un gatto nero attraversava la strada, poteva succedere che i cavalli si spaventassero vedendo solo due occhi luminosi nel ben mezzo del nulla. Cosa che poteva causare incidenti anche gravi.

Dunque, se non stai viaggiando in piena notte con il calesse, è scioccamente inutile cambiare strada quando attraversa un gatto nero.

Una leggenda metropolitana racconta che qualche giorno prima di Halloween i "satanisti" prendano i gatti neri dai gattili per sacrificarli nella notte del 31 ottobre. A questo proposito ho personalmente condotto una ricerca tre anni fa per conto del progetto @levereoriginidihalloween, scoprendo che non c'è nulla di vero e a dirlo sono proprio i responsabili dei gattili di tutta Italia.


Fortunatamente anche le peggiori superstizioni prima o poi cedono il passo alla ragione. Oggi il gatto nero sta tornando nelle grazie di tutti, anche perché molte persone e associazioni si sono date da fare per rinobilitare queste meravigliose creature color della notte e ridargli dignità. E oggi, finalmente, abbiamo anche una data per festeggiarle, scelta proprio in barba alle superstizioni: 17 novembre!

Buona festa del gatto nero a tutti!





* Questa informazione è puramente a scopo didattico. Non fatelo sui vostri figli.


Fonti:

Scientificast

Romanoimpero

Roma(.)com

domenica 7 agosto 2022

Nuovo podcast per il Bunker Almanac

 


E' online il nuovo posdcast per la mia rubrica "Bunker Almanac" in onda ogni mese su Radio Bunker.

Questo mese vi parlo delle ricorrenze che anticamente caratterizzavano agosto, come ad esempio le feste per la mietitura con il sacrificio dello Spirito del Grano, e le Feriae Augusti, di cui oggi celebriamo l'unico giorno rimasto: il Ferragosto.

Per ascoltare l'intera puntata, clicca qui: RadioBunker.it/tradizioni_antiche_di_agosto (a partire dal minuto 4,39).

Buon ascolto!